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Trento, 14 settembre 2008
Elezioni: i cittadini si riprendano la politica
dal Trentino di domenica, 14 settembre 2008

La competizione elettorale ferve e all’improvviso sembrano perdere di importanza i temi che hanno sin qui informato l’azione politica del Comune di Trento e della Provincia. Le liste presentano candidati vecchi e nuovi, e si sa quanto siano importanti in queste occasioni i volti e le storie, anche personali, di quanti intendono “metterci la faccia”. Io sarò tra questi, perciò non mi scandalizzo.

Eppure, quello che dovrebbe caratterizzare una scelta consapevole da parte degli elettori sono soprattutto i programmi, gli intenti, la serietà delle proposte. E dunque, questa fase dovrebbe trovare una conclusione veloce, per selezionare persone sagge e competenti, che abbiano a cuore il bene comune.

Nel frattempo, il governo nazionale di centro-destra imperversa con provvedimenti che forse neppure i suoi più solerti sostenitori avrebbero mai immaginato. Quanti di loro, per esempio, considerati “fannulloni” a prescindere, avrebbero mai creduto che ammalarsi di tosse o bronchite avrebbe potuto costituire un affronto al Pil, da punire con stipendi decurtati? E quanti, insegnanti, precari, famiglie con figli avrebbero mai potuto credere che si sarebbe tornati ad una scuola più arretrata di quella della Riforma Gentile?

Ecco perché i programmi sono importanti e si deve chiederne conto. Che dire, a questo proposito, della politica repressiva e autoritaria che caratterizza le “misure di sicurezza” messe in atto, dove non c’è più la certezza della pena né quella del diritto. Se a delinquere è un immigrato, infatti, l’azione delittuosa avrà un peso maggiore ed una pena più dura, alla faccia della Costituzione.

La mia speranza è che al momento del voto i cittadini democratici e responsabili colgano i dati di arretratezza e la miseria di tante parole d’ordine demagogiche e fuorvianti.

Una questione che mi appassiona, tra le tante, è questa: come è possibile, concretamente saldare, l’impegno ecologico e la responsabilità per le generazioni future, la perequazione sociale e l’assistenza agli anziani, la lotta alle nuove povertà, alla miseria culturale, sociale, relazionale di questa società sempre più individualista e disgregata? Qui vi è un grande campo da esplorare anche per una diversa politica fiscale. I nostri attuali sistemi tributari caricano di imposte le cose che stimiamo di più: il nostro lavoro, il risparmio, gli investimenti e non tassano quelle che sono dannose: inquinamento, distruzione ambientale, impoverimento delle risorse, imballaggi ibridi ed obsoleti. Dobbiamo capovolgere il sistema, detassare guadagni e buste paga, tassare le risorse non rinnovabili e le emissioni di carbonio. Con l’incremento delle tasse sui prodotti petrolchimici, le coltivazioni organiche e biologiche diverranno le tecniche di produzione più sane e più economiche.
E che dire delle risorse idriche, che emblematicamente sono diventate oggetto di piccole e grandi controversie?

Vi sono cose sulle quali possiamo agire anche a livello individuale, di caseggiato, di quartiere, di città. E di territori più ampi ed omogenei come le province o le regioni. Per tradizioni di antica civiltà, per collocazione geopolitica, per cultura penso che il Trentino, e l’Alto Adige, possano essere il teatro importante di atteggiamenti e politiche virtuose, già ampiamente presenti nella pratica quotidiana di tanti di noi. Queste elezioni provinciale possono essere perciò un’importante occasione per ribadire il nostro diritto ad una politica che ci difenda e ci tuteli. Che faccia crescere la qualità della nostra relazione con l’universo che ci circonda. Che pensi all’armonia, alla funzionalità, all’assenza di sprechi, in una logica di sobrietà, benessere e solidarietà. Un’occasione da non sprecare.

Lucia Coppola

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vedi anche:

elezioni provinciali
9 novembre 2008

 

   

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